Quando si parla di parapetti e ringhiere, non basta pensare all’estetica: la sicurezza è un aspetto fondamentale, regolato da normative precise. Che tu stia costruendo un edificio nuovo, ristrutturando un balcone o semplicemente cambiando la ringhiera del tuo terrazzo, è importante conoscere cosa dice la legge italiana in merito.

In questo articolo facciamo chiarezza sui principali riferimenti normativi e sui requisiti minimi da rispettare.


Cosa si intende per parapetto?

Secondo le normative italiane, il parapetto è un elemento architettonico di protezione, installato lungo i bordi di balconi, scale, terrazzi, rampe o tetti accessibili. Serve a impedire la caduta accidentale di persone e deve rispettare precisi requisiti di altezza, resistenza e struttura.


Normativa di riferimento

In Italia, i principali riferimenti normativi per i parapetti sono:

  • D.M. 14/01/2008 – Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC)
    Definisce i requisiti strutturali e di sicurezza delle costruzioni, incluso il carico che le ringhiere devono sopportare.

  • D.P.R. 380/2001 – Testo Unico dell’Edilizia
    Fornisce il quadro generale per le opere edilizie, comprese le responsabilità di progettisti e installatori.

  • Norme UNI (in particolare UNI 10807 e UNI EN 1991-1-1)
    Riguardano i requisiti specifici dei parapetti, in particolare per uso civile.


Altezza minima dei parapetti

Uno degli aspetti più importanti è l’altezza minima, che varia a seconda della destinazione d’uso:

Tipo di edificio/ambiente Altezza minima parapetto
Edifici residenziali (balconi, terrazzi) 100 cm (1 metro)
Scale interne in edifici residenziali 90 cm
Edifici pubblici o scolastici 120 cm

Attenzione: alcuni regolamenti comunali possono imporre requisiti più restrittivi. È sempre buona norma verificare anche il Regolamento Edilizio Locale.


Resistenza e carichi

Un parapetto deve anche resistere a un carico orizzontale minimo per garantire la sicurezza in caso di urti accidentali o pressione:

  • Per ambienti residenziali, il carico orizzontale minimo è di 200 N/m (circa 20 kg per metro lineare).

  • Per ambienti ad alta affluenza (es. scuole, teatri, centri commerciali) può salire a 300 N/m o oltre.

Questi dati sono specificati nella UNI EN 1991-1-1 e nelle NTC.


Altri requisiti di sicurezza

  • Spazi tra le barre: devono impedire il passaggio di una sfera di diametro 10 cm per evitare rischi per i bambini.

  • Assenza di elementi facilmente scalabili, soprattutto in edifici accessibili ai più piccoli.

  • Materiali resistenti e durevoli: l’alluminio è una delle scelte più sicure grazie alla sua resistenza alla corrosione e alla lunga durata nel tempo.


Chi è responsabile della conformità?

La responsabilità è condivisa tra progettista, installatore e committente. È essenziale che il parapetto venga progettato secondo le norme, correttamente installato e verificato durante il collaudo.


Conclusione

Installare un parapetto non significa solo proteggere uno spazio, ma anche garantire la sicurezza delle persone. Conoscere la normativa aiuta a fare scelte consapevoli e a evitare problemi in fase di collaudo o certificazione dell’immobile.

Se stai valutando l’installazione di una ringhiera in alluminio a norma, il nostro team può guidarti nella scelta della soluzione più adatta al tuo progetto, in linea con le normative vigenti.

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